DAL TEXAS AL BORGO DI DOZZA
31 marzo, siamo già in primavera da una decina di giorni ma oggi sembra di essere in pieno autunno: piove e fa freddo. Accolgo una coppia texana appena arrivata da Bologna nel parcheggio di piazza Fontana a Dozza. Ci rifugiamo nel bar della Scuderia per un caffè e una fetta di ciambella romagnola. Inizio a raccontare la storia del borgo e dei suoi murales. Tentiamo una breve passeggiata protetti dai portici di via XX Settembre mentre continua a piovere, poi entriamo nella Rocca Sforzesca. Finalmente all’asciutto!
Don e Diana ascoltano con interesse le vicende della Rocca, che da castello medievale si trasforma in fortezza rinascimentale e poi ancora in residenza nobiliare a partire dal ‘500. Restano stupiti quando racconto che gli ultimi Marchesi Malvezzi-Campeggi vi hanno abitato fino agli anni ’60.
Infine, scendiamo in Enoteca Regionale, dove ci aspettano un sommelier e ben 6 calici di vino da degustare. Una vera e propria escalation di aromi e sapori che attraversa gran parte della regione: Lambrusco (Modena), Trebbiano (Predappio), Sangiovese (Dozza) Gutturnio, Ortrugo e Malvasia Passita (Piacenza). Tante le domande che la coppia rivolge al sommelier. Sono interessati ai metodi di produzione dei vini frizzanti e spumanti.
Quando chiedo loro qual è il vino che hanno gradito di più, non hanno dubbi: quello che chiamano lo “spumante rosso”, il Lambrusco di Sorbara! E non è tutto, prima di lasciare l’Enoteca, fanno un ordine di 24 bottiglie che riceveranno tra 20 giorni ad Austin, Texas.
È bello pensare che un pezzetto della nostra regione sarà custodito nella cantina di questa coppia americana che ha scelto di trascorrere le proprie vacanze in Italia, attirata dal nostro patrimonio storico-artistico ma anche dalle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna.