PALAZZO MALVEZZI DE' MEDICI: origini, trasformazioni barocche e aggiornamenti ottocenteschi di un'antica residenza aristocratica
Il palazzo, noto come “palazzo dal portico buio” (oggi sede della Città Metropolitana), fu realizzato a partire dal 1560 su progetto di Bartolomeo Triachini per i Malvezzi, una delle più antiche ed influenti famiglie bolognesi. Nel 1606 l’edificio passò ad un ramo collaterale della famiglia, che nel 1698 assunse il cognome di un altro ramo estinto di cui divenne erede: i Malvezzi de’ Medici. L’interno, già modificato nel 1725 con l’inserimento del maestoso scalone del Bibiena, fu oggetto a metà Ottocento di una più generale ristrutturazione voluta da Giovanni Malvezzi de’ Medici: patriota e liberale, tra i protagonisti del Risorgimento bolognese. I progetti per le decorazioni pittoriche e gli arredi vennero affidati al celebre scenografo-pittore Francesco Cocchi, già allievo e collaboratore di Antonio Basoli, rientrato in patria dopo una prestigiosa carriera all’estero, coadiuvato da numerosi giovani artisti.
Nel 1931 l’Amministrazione Provinciale, da tempo alla ricerca di una nuova sede istituzionale, acquistò il palazzo e iniziò i lavori di rinnovamento degli interni, mantenendo però inalterati gli ambienti al piano nobile, dove ancora oggi si può ammirare un complesso decorativo tra i più significativi e meglio conservati dell’Ottocento bolognese.
Nell'ambito della riscoperta dell’Ottocento bolognese, promossa in occasione della mostra “diffusa”: La pittura a Bologna nel Lungo Ottocento (1796 -1915), abbiamo finalmente la possibilità di visitarlo e di scoprire le decorazioni e le sale normalmente chiuse al pubblico.
Le nostre visite si svolgeranno alle ore 15.00 e alle 17.00 :
sabato 23 novembre,
sabato 14 dicembre.
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